Giochi tipici delle Marche, la Bestia a 5 carte: storia e regole

Tutti giochi che negli ultimi anni sono giocabili persino individualmente via internet e in formato digitale. Per esempio la proposta di Snai Casino, come quella di altri operatori, comprende tutti i classici di carte italiani e stranieri più diffusi e non è detto che nei prossimi anni non possa allargarsi anche ad alcune specialità regionali. Perché nel vasto mondo dei giochi di carte, ogni regione ha sviluppato dei propri giochi caratteristici.
Un esempio concreto è quello delle Marche che ha dato vita a un proprio gioco: la Bestia a 5 carte, molto popolare in tutte le province della regione e che ha subito nel corso del tempo influenze in termini di regolamento da giochi più popolari come Briscola, Tressette e Poker. Chissà che un giorno non sia possibile giocare online anche alla Bestia a 5 carte, della quale nel frattempo andiamo a conoscere le principali regole.
La Bestia a 5 Carte: le regole
La Bestia a 5 Carte è un gioco molto simile alla briscola con le regole che hanno qualche affinità con quelle del poker Texas Hold’em che puoi trovare qui. Innanzitutto c’è da dire che al tavolo possono sedersi 4 o 5 giocatori e le carte utilizzate sono quelle tradizionali italiane composte da 40 tessere, 10 per ogni seme. Le carte stesse hanno poi un ordine gerarchico, come in tanti altri giochi, dalla carta più alta che è il Re fino all’asso. Sono dunque tre le fasi principali di gioco: la distribuzione delle carte tra i giocatori, la dichiarazione dei bussanti e il momento in cui si giocano le carte.
Prima di cominciare però si deve scegliere il mazziere, chi distribuisce le carte. Semplicemente si sceglie uno dei metodi classici in modo casuale, ad esempio pescando la carta più alta. Scelto il mazziere si segue successivamente il giro in senso antiorario diventando i giocatori a turno distributori di carte. Mescolate le carte, dunque, se ne distribuiscono 3 a testa, posizionando una carta scoperta al centro del tavolo e successivamente completando la distribuzione delle carte con altre due tessere a testa per giocatore.
Dunque, si procede all’avvio del gioco. Il primo giocatore seduto sul lato destro rispetto al mazziere deve effettuare la sua dichiarazione. Questo significa partecipare alla mano di gioco, facendo almeno una presa con il seme della carta scoperta per terra oppure abbandonarla, riponendo le carte coperte sul tavolo. Tutto dipende ovviamente dalle carte che si hanno in mano che, se buone, permettono di giocare la mano. Concluso il giro delle dichiarazioni, tutti quelli che hanno bussato, e quindi sono in gioco, possono cambiare le proprie carte e giocare con quelle nuove. Terminata questa fase inizia il gioco vero e proprio: il giocatore alla destra del mazziere sceglie la propria carta da giocare e gli altri giocano una carta dello stesso seme o, nel caso in cui non ne dispongano, una briscola.
A questo punto la presa spetta a chi ha la carta del seme giocato, o la briscola più elevata, e ha diritto a giocare per primo la seconda carta. Il giocatore che prende la seconda mano sarà il primo a giocare la terza e ultima mano. Alla fine del gioco il piatto viene assegnato al giocatore che riesce a completare almeno tre prese, o due prese nell’ipotesi in cui una sola presa sia stata effettuata da altri tre giocatori. Se nessun giocatore è riuscito ad effettuare le prese il piatto rimarrà in gioco intonso per la mano di gioco seguente. Infine, chi ha giocato e non è riuscito a realizzare alcuna presa va in bestia e sarà costretto a pagare l’importo del piatto.

Questo è un articolo pubblicato il 31-08-2022 alle 18:54 sul giornale del 31 agosto 2022 - 534 letture
In questo articolo si parla di cultura, redazione, articolo
L'indirizzo breve
https://vivere.me/dnml
