Monte San Martino, Anselmi: "Gravissime le affermazioni del sindaco sul nuovo gruppo di minoranza: vive di rancori e personalismi"

4' di lettura 18/01/2023 - Mi trovo costretto ancora una volta a dover intervenire in merito alle improvvide esternazioni del sindaco Matteo Pompei relative alla costituzione di un unico gruppo consiliare di minoranza. Sono affermazioni che mi hanno lasciato basito, sia per la pochezza delle argomentazioni che per il ruolo istituzionale che il dottor Pompei ricopre.

Mai, infatti, si era visto nella storia che un Sindaco, ovvero una figura istituzionale di garanzia che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini di qualsiasi provenienza e colore politico, intervenisse nelle questioni interne alla minoranza con affermazioni gravi e offensive verso tre consiglieri comunali democraticamente eletti che hanno semplicemente esercitato un loro diritto senza prevaricare nessuno. Dalle affermazioni del dottor Pompei si evince sempre più come da Sindaco stia basando il suo modo di amministrare il paese esclusivamente su rancori personali che, puntualmente, vengono a galla ogni qualvolta il primo cittadino si sente oscurato nella sua smania di apparire sempre e comunque come unica persona deputata a parlare in nome e per conto di Monte San Martino. Partiamo dalle basi, elementari e indiscutibili: alle ultime elezioni comunali, i cittadini hanno dato al dottor Pompei il mandato di governare e alle altre forze politiche il ruolo di fare opposizione. Questo è stato garantito fino ad oggi e questo sarà garantito fino a quando ci sarà questa amministrazione alla guida del paese. Non ci sono stati capovolgimenti, cambi di casacca, tradimenti nè tantomeno “mancanza di rispetto verso la volontà espressa da ogni singolo cittadino elettore del nostro Comune”.

Nulla è cambiato: i tre consiglieri di minoranza restano consiglieri di minoranza, con la semplice differenza che invece di fare la loro parte in due gruppi consiliari distinti ora sono riuniti in un solo gruppo. Che resta di opposizione. Cosa non le è chiaro in tutto ciò signor Sindaco? Ma soprattutto: come si permette di entrare in casa d’altri, in questo caso la minoranza, esprimendo addirittura vergognosi giudizi sulla “moralità e la caratura di ogni singolo individuo”? La volontà dei cittadini è sempre rispettata e, come da mandato popolare, continueremo a svolgere il ruolo di opposizione e di controllo che ci è stato assegnato. Non c’è stato alcun rimpasto, termine ancora una volta inappropriato e utilizzato in maniera strumentale dal dottor Pompei. I rimpasti si fanno quando si governa, fermo restando che costituzionalmente non esiste neanche il vincolo di mandato e pertanto ogni cittadino democraticamente eletto ha il diritto di muoversi come vuole all’interno dei dettami della Costituzione. Neanche il Presidente della Repubblica si è mai permesso di intervenire sui tanti, continui “cambi di casacca” in Parlamento.

Ci voleva il Sindaco di Monte San Martino ad ergersi su un pulpito che nessuno gli ha assegnato per puntare il ditino contro chi ha il solo difetto di non essersi appiattito sulle sue posizioni. Non le consento, a nessun titolo, di emettere giudizi sulla mia moralità e sulla caratura. Lei è un SIndaco e come tale dovrebbe limitarsi a svolgere il suo ruolo istituzionale di garanzia: questo nuovo scivolone politico e di stile non fa altro che confermare la bontà della nostra scelta di andare uniti per contrastare questo indecente modo di amministrare la cosa pubblica basato su rancori e personalismi. Faccia il Sindaco e non si permetta mai più di sindacare sull’operato della minoranza. Da ultimo, dispiace che a questa sterile polemica si sia accodata anche la presidente della locale Pro Loco, organismo cui va il mio plauso per ciò che sta facendo per Monte San Martino. Fino a ieri, non sapevo che la Pro Loco fosse un organismo politico ma soprattutto non sapevo che fosse diventato anche un organo consultivo cui chiedere consiglio in merito a decisioni interne alla politica e, in questo caso, alla minoranza consiliare. Anche in questo caso, credo, sarebbe opportuno che ognuno svolga il ruolo che gli è stato assegnato, senza straripamenti in altri campi.

Prendo atto, comunque, anche di questa sortita che aiuta a comprendere determinate dinamiche che spesso possono sfuggire agli occhi di chi pensa che talune associazioni e taluni enti non siano condizionati dalla politica.


   

da Raffaele Anselmi







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-01-2023 alle 14:02 sul giornale del 19 gennaio 2023 - 458 letture

In questo articolo si parla di politica, comunicato stampa

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/dNKv





logoEV
logoEV
qrcode


Cookie Policy