Cesare da Varano è il dott. Pasotti: "Accettato senza neanche pensarci, per me un riconoscimento molto importante"

4' di lettura 25/05/2023 - E’ iniziato il conto alla rovescia per la 42^ edizione della rievocazione della corsa alla spada e palio, che quest’anno sarài ricordata per un altro momento significativo, quello del ritorno in centro di corteo e corsa, dopo essere stati sfrattati dal sisma 7 anni fa. Poi con i cantieri che riapriranno, il futuro tornerà ancora incerto per lo scenario principale.

Sciolto nei giorni scorsi l’ultimo dubbio sui Duchi da Varano, dove accanto al dott. Leonardo Pasotti (originario di Montefalco, PG), ci sarà la sua signora Morena Alunnia Cardinali (modellista di alta moda). Dubbio svelato solo nelle ultime ore, considerato che in lizza c’era anche la figlia Giulia (osteopata, bloccata da motivi professionali). Umbria e Marche sono state sempre unite dalla storia, fin dall’antico Ducato di Spoleto e Camerino che risale al periodo della rievocazione della corsa alla spada e palio e quest’anno il legame ritorna propri ai fasti di allora, considerato che a vestire gli abiti del Duca da Varano sarà appunto l’umbro Leonardo Pasotti (primario dell’Ortopedia dell’ospedale di Camerino, dove aveva già lavorato ed è sempre molto amato e apprezzato).

Nato a Montefalco, altro centro tipico umbro famoso per il suo vino e per la sua rievocazione della “fuga del bove”, il dott. Pasotti non ha esitato un minuto alla richiesta dell’associazione di ricoprire il ruolo del Duca Cesare da Varano. Gli abiti da nobile della festa camerte li aveva già indossati con la sua famiglia nel 2005, per cui conosce già lo spartito a memoria. “Devo dire che sono molto contento di questo invito rivoltomi dalla presidente Donatella Pazzelli – dice Leonardo Pasotti – e che ho subito accettato senza nemmeno pensare. E’ chiaro che si tratta di un riconoscimento importante, anche per quanto abbiamo fatto con il reparto di ortopedia quest’anno, dove siamo riusciti a ripartire alla grande e ridare slancio a questo ospedale dopo il Covid19, per cui sono contentissimo e spero di essere all’altezza perché essere un Duca, io che sono una persona tranquilla e modesta, mi sembra francamente una carica importantissima”.

Sarà un’edizione speciale anche per il fatto che la rievocazione torna in centro al suo scenario originale per sfilata e corsa?
“Questa è stata infatti la cosa che mi ha fatto scegliere con ancora più convinzione, nel senso che essere presenti in centro nell'ultimo anno, perché poi ci sarà la ricostruzione, è una cosa bellissima. Ci da slancio, speranza, futuro e questo è importante e mi ha dato la spinta giusta”.

Lei è un umbro doc, che conosce anche le tradizioni di diverse altre città umbre per averci lavorato, come Foligno, Narni, Perugia e la sua Montefalco, che hanno manifestazioni legate al passato. Dove colloca quella di Camerino in questo contesto?
“Direi che se la gioca molto con quella di Montefalco che è la mia città natale, più rinascimentale. Però è una cosa molto bella, come lo è quella di Narni (dove ho partecipato poco per esserci stato meno tempo) e non sono riuscito a riviverla appieno, però. Sono dei contesti molto belli in generale, perché noi veniamo da lì, la storia è importantissima. Se non ricordiamo le nostre radici non abbiamo futuro. E’ chiaro quello che diceva lei prima. Marche e Umbria sono una macro regione dove cambiano poche cose. E’ bellissimo essere fratelli anche nell’ambito della rievocazione della storia, anche se in passato ci sono state tante guerre”.

Rafforzare questi legami per scambi e gemellaggi in ambito storico culturale turistico fra le rispettive città, in questo caso con Camerino, sarebbe materiale per organizzare molte iniziative ogni anno?
“E’ vero, io ho delle foto di me bambino a 5 anni alla "fuga del bove” a Montefalco, è bellissima stava sul libro della corsa alla spada del 2005 quando partecipai in costume con la mia famiglia con i bambini piccoli, per cui, il fatto di aver partecipato a diverse realtà, come la Quintana a Foligno, fa molto piacere. Quest’anno a Camerino il significato è ancora più importante e non pensavo che mi venisse data questa opportunità”.

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Questo è un articolo pubblicato il 25-05-2023 alle 12:12 sul giornale del 26 maggio 2023 - 2486 letture

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