Il giovane Ricci può aprire un ciclo per Muralto: Sossanta si consola con la vittoria del palio di Santa Camilla e quello di Sant'Ansovino

3' di lettura 30/05/2023 - Pronostici rispettati ed anche abbastanza nettamente per la vittoria della Spada numero 42, alla rievocazione camerte. Il 19enne con la faccia da ragazzino Marco Ricci ha riportato dopo appena un anno la Spada (in questo caso quella forgiata da Gian Piero Carradori della Tecnofer e offerta dalla pasticceria Braghetti di Camerino), al suo terziere, quello di Muralto, regalando così una doppia soddisfazione anche a chi l’ha realizzata e l’ha patrocinata, che sono entrambi sempre dello stesso terziere biancoazzurro.

Indecifrabile invece la gioia deI vincitore, che pur lontano dai record, ha mostrato di poter avere tutte le carte in regola per scrivere una nuova e lunga pagina di storia per il suo terziere nell’albo della corsa. “Un’emozione unica, che nemmeno l’atletica me l’ha data nel corso della mia vita – ha detto a fine gara il giovane vincitore Marco Ricci – mi sembra veramente di essere in uno stato di ebrezza totale. Non mi sembra vero e non riesco a descrivere ciò che sto provando. E’ sicuramente uno dei giorni più belle della vita mia, su questo non c’è alcun dubbio”.

Muralto che ad un certo punto sembrava anche in corsa per il palio con altri 2 atleti nei primi 5 oltre al vincitore, ovvero Luca Antonelli 3° e Francesco Giovannini 5° rimontato proprio nel finale. Segnale che il terziere con i colori del Ducato sta gettando le basi per una squadra che potrebbe presto migliorare. Il Palio alla fine è andato a Di Mezzo, che ha spezzato il dominio dello scorso anno di Sossanta su tutti i fronti. Il terziere neroverde, consapevole che per il primo posto individuale sarebbe stata dura, ha puntato solo sulla forza del collettivo occupando tantissime delle migliori posizioni a ridosso della Top 5.

Una mezza delusione forse c’è stata per i propri portacolori quali Giacomo Fedeli (6°) che lo scorso anno ha ceduto solo in dirittura d’arrivo e per il plurivincitore Andrea Michiorri (10°), sul quale ha pesato una partenza troppo veloce (in testa fino all’inizio di via Roma al monumento Vitalini), ma sul quale ha pesato anche un pochino l’età. Ecco che il migliore di Di Mezzo è stato Matteo Morico (4^), che ha finito con un’ottima progressione.

Da sottolineare che se alcuni big dello scorso anno hanno incontrato più difficoltà, come appunto Fedeli e Antonelli, ciò è stato frutto del cambio di percorso, dove quello originale sul quale si è tornati a correre domenica scorsa è più adatto ad atleti con caratteristiche come Ricci e altri, ovvero più potenti e resistenti in salita e poi esplosivi nella seconda parte. Sossanta, malgrado l’ottima strategia di lasciare scattare come lepre Dashi Taluanti (che ha portato l’allungo in salita lungo via Roma fino ad inizio di piazza Cavour, per poi lanciare il proprio alfiere di punta Michele Bami, 2° come nei pronostici da outsider), ha pagato anche le assenze di Falcioni, Samuele Grasselli e del vincitore della scorsa edizione Daniele Crescimbeni, tornato solo come staffettista e con tanta voglia di essere presente, ma impossibilitato per correre (il tracciato quest'anno era sicuramente nelle sue corde).

Il terziere di Sossanta si è quindi consolato vincendo sia il Palio di Santa Camilla (quello in premio per la staffetta femminile) e quello di Sant’Ansovino riservato alla sfida tra gli Arcieri dei tre terzieri, nella quale la vittoria assoluta premiata con la consegna della “daga” è andata a Riccardo Remigi.








Questo è un articolo pubblicato il 30-05-2023 alle 22:10 sul giornale del 31 maggio 2023 - 2966 letture

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