L'emozione e la dedica di Ricci: "La Corsa alla Spada? Una tradizione di famiglia"

4' di lettura 01/06/2023 - E’ figlio d’arte e fortemente legato alle tradizioni storiche della Corsa alla Spada Marco Ricci, il 19enne universitario (matricola di Unicam in Matematica) ed atleta del Cus Camerino, di cui difenderà i colori ai prossimi Cnu in casa nei 1500 mt.

Alla sua terza esperienza nella dura corsa della rievocazione storica, dopo un 12° posto al debutto ed un 2° posto lo scorso anno, quest’anno Marco Ricci è riuscito a vincere e conquistare la sua prima spada. In gara quest’anno anche il fratello minore (di 2 anni più piccolo) Davide Ricci (che ha chiuso nelle retrovie, ma avrà tempo per risalire la china). In precedenza, papà Stefano Ricci era stato uno dei punti di forza della squadra di Muralto, poi prima Marco e in seguito Davide, sono riusciti a ereditare la passione per l’atletica.

Il neo campione dello storico trofeo della rievocazione pratica già atletica con buoni risultati per i colori del Cus Camerino e predilige le distanze medio lunghe, si cimenta dai 1500 fino ai 10.000 mt, ma preferisce anche le lunghe distanze e le campestri. Si allena al Cus con Alessia Pistilli e Marco Campetti (in gara per Di Mezzo e giunto al 7° posto) e vista la giovane età e le proprie caratteristiche, potrebbe essere il nuovo uomo da battere in futuro per la conquista della spada. Quest’anno era il favorito della vigilia ed ha rispettato in pieno il pronostico, vincendo in scioltezza e nettamente.

Che gara è stata, te l’aspettavi o no questa vittoria?
“Sapevo di essere tra i favoriti – dice Marco Ricci – ma anche l’anno scorso lo ero e sono arrivato secondo. Questo significa che nella corsa alla spada non c’è nulla di scontato, ed essere tra i probabili vincenti è anche un peso. Quest’anno, fortunatamente, ho fatto valere un po’ d’esperienza acquisita in precedenza ed il fatto di essere tra i favoriti non mi ha pesato molto. Per la gara in se, quando è partito Dashi lo conoscevo e sapevo che non sarebbe durato molto il suo scatto, per cui ho controllato gli altri favoriti come Bami (che non pensavo facesse quel tempo e una buonissima gara, merita un 10 e lode), quindi Fedeli e Luca Antonelli, sperano che nessuno di questi partisse insieme a lui. Per cui ero tranquillo”.

A chi dedichi questa tua prima vittoria?
“In primis a tutta la mia famiglia per tutto quello che vale la corsa alla spada e la sua tradizione, l’ha fatta mio padre, mio nonno è stato a lungo nel direttivo del terziere poi quest’anno ha corso mio fratello Davide, un altro membro della famiglia che fa parte della storia di Muralto. Poi la dedico a tutto il terziere, che mi appoggia e mi ha fatto sentire un eroe, nonostante io non sia nessuno. Quindi ai compagni di allenamenti, ai miei allenatori e alla mia fidanzata”.

Che differenza c’è tra i due percorsi, quello nuovo dei due anni passati e questo vecchio e tradizionale di quest’ann? Si addice più alle tue caratteristiche atletiche?
“Sono due cose completamente diverse. Sul tracciato di quest’anno vai subito in acido lattico ed è un po’ diverso, poi il finale in discesa per le mie qualità, sicuramente mi avvantaggia, mentre quello degli anni passati è più particolare, perché alla fine è un 1000mt in pianura (dove tutti riescono a stare con i primi) e il finale in salita diventa più tattico per capire dove e quando scattare. Su quello di quest’anno se sei più conservativo all’inizio, alla fine hai tempo per recuperare”.

L’atletica per te è solo un hobby o pensi di farla seriamente anche in futuro?
“Da tre anni a questa parte l’atletica è la mia passione più grande ed è un insegnamento di vita, anche perché di disciplina come nessun altro sport. La vittoria alla Corsa alla Spada è stata una piccola parentesi, ma la mia carriera da atleta continuerà sicuramente, sperando di migliorare sempre di più".

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Questo è un articolo pubblicato il 01-06-2023 alle 17:47 sul giornale del 03 giugno 2023 - 1928 letture

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