Chi sono i calciatori di Serie A finiti a giocare in Arabia Saudita

3' di lettura 19/07/2023 -

La Saudi Pro League è certamente la regina del calciomercato 2023. Moda passeggera o fenomeno duraturo? Il noto procuratore Andrea D’Amico ha provato a dare una risposta durante la sua intervista sul calciomercato ai microfoni del blog di Betway. In ogni caso, nel nugolo di campioni trapiantati in Arabia Saudita, tra i volti noti spiccano anche tante vecchie conoscenze del calcio italiano. Al di là degli ultimi acquisti, infatti, è interessante notare come diversi calciatori poi finiti nel Paese mediorientale vantino un passato in Serie A. Alcuni di loro con un ruolo da protagonista, altri decisamente meno. Vediamo di chi si tratta, dai più indimenticabili a quelli più inaspettati persino analizzando le quote legate alle scommesse sul calcio.

Dalla Serie A alla Saudi Pro League in questa sessione di mercato

Gli ultimi in ordine di tempo a lasciare l’Italia alla volta del Medio Oriente sono stati Sergej Milinkovic-Savic e Marcelo Brozovic. Il primo, ingolosito dallo stipendio a otto cifre offerto dall’Al-Hilal, dovrebbe portare nelle casse della Lazio un tesoretto da 40 milioni. Già, dovrebbe. Perché Lotito ha dichiarato di non aver ancora ricevuto i soldi. Conoscendo le disponibilità degli sceicchi sembra solo questione di tempo, ma mai dire mai. Per quanto riguarda Brozovic, tra un tira e molla e l’altro, la trattativa con l’Al-Nassr si è sbloccata. Neanche a dirlo, a cifre faraoniche. Come vedremo, il croato giocherà insieme a due vecchi rivali sui campi di Serie A.

Dai campioni alle meteore, tutti gli ex del calcio italiano in Arabia Saudita

Nello Stato arabo giocano già diversi ex illustri del nostro calcio. L’ultimo arrivato è Kalidou Koulibaly, cuore Napoli, passato dal Chelsea all’Al-Hilal. Come non citare Cristiano Ronaldo, all’Al-Nassr dalla scorsa stagione: sarà compagno di Brozovic, ma anche dell’ex numero 1 partenopeo David Ospina. Particolare il caso di Felipe Caicedo: prima di approdare in Serie A, tra Lazio, Genoa e Inter, il bomber ecuadoriano aveva militato nell’Al-Jazira. Oggi, dopo cinque stagioni in Italia, gioca nell’Abha, club minore delle regioni meridionali dello Stato saudita. Da dimenticare i trascorsi all’Inter di Ever Banega, che dal 2020 veste la maglia dell’Al-Shabab.

Passiamo ora alle meteore del campionato, a cominciare da Cristian Tello: dopo un’annata non indimenticabile in prestito alla Fiorentina è finito all’Al-Fateh. Ahmed Hegazy, con brevi parentesi tra viola e Perugia, oggi milita nell’Al-Ittihad. I tifosi del Palermo ricorderanno Robin Quaison, in rosanero per due stagioni e mezzo: il cartellino dello svedese appartiene all’Al-Ettifaq. Menzione speciale per alcuni calciatori ormai ritirati, passati per la Saudi Pro League quando ancora questo torneo non andava così di moda. Tra questi non si può non citare l’ex nazionale italiano Sebastian Giovinco, ma anche Sulley Muntari e l’ex romanista Michel Bastos.

Andrea D’Amico sul momento del calcio italiano: “Il nostro è un ‘secondo’ mercato”

Proprio il viavai di figurine dall’Italia all’Arabia Saudita è stato argomento di conversazione dell’intervista di Fulvio Collovati ad Andrea D’Amico. L’agente è stato chiaro: la vetrina italiana è diventata “un ‘secondo’ mercato, dove vengono acquistati giocatori giovani, per essere valorizzati e poi ceduti ad acquirenti più importanti”. Dobbiamo preoccuparci della potenza di fuoco degli sceicchi? Dato che “non si può competere con delle risorse così enormi”, spiega D’Amico, è importante imparare a “cavalcare il cambiamento, e quindi gestirlo”. La ripresa del calcio italiano, secondo il procuratore, passa proprio da qui: tornare a proporre un prodotto valorizzabile all’estero.


   

di Redazione





Questo è un articolo pubblicato il 19-07-2023 alle 15:54 sul giornale del 19 luglio 2023 - 162 letture

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