Il mondo del calcio camerte perde due figure storiche: doppio lutto in pochi giorni

4' di lettura 20/07/2023 - Nel giro di pochi giorni il calcio camerte ha perso due ex giocatori che hanno fatto la storia degli anni ‘60 e ’70.

Nella giornata di ieri all’ospedale di Macerata si è spento all’età di 79 anni Eugenio Palloni, ex giocatore del Camerino, doveva aveva militato fin dalle giovanili, prima con le Frecce Azzurre e poi con la Passamonti in prima squadra. Palloni, jolly di centrocampo, ma anche ottimo difensore centrale e all’occorrenza portiere, nella sua carriere calcistica aveva giocato nei campionati di 2° e 1° categoria di quei tempi e lo aveva fatto insieme all’estrosa mezz’alta Achille Paulitich, che invece era scomparso poche settimane prima all’età di 80 anni.

Si tratta di due figure importanti, che hanno segnato la storia dell’allora Pol. Passamonti e delle giovanili che erano affidate all Gruppo Sportivo Frecce Azzurre. Palloni, in quel periodo lavorava come ragioniere di una ditta di commercio all’ingrosso della città, giocava e poi allenava anche i ragazzini, pii quando lascio Camerino per trasferirsi a Villa Potenza, oltre che al calcio a cui è rimasto sempre legato dove è stato dirigente e giocatore dell’omonima squadra, si dedicò anche al teatro dialettale, che era un’altra sua passione e fondò il gruppo di recitazione “Le Chiacchiere”. “Eravamo quasi coetanei e abbiamo giocato insieme sia nelle giovanili che in prima squadra del Camerino di quei tempi – ricorda l’amico e compagno di squadra Mario Mosciatti – come giocatore era molto duttile, bravo, con visione di gioco, ottima posizione e tecnica e poteva ricoprire più ruoli. In prevalenza era una mezz’ala, con caratteristiche più da incontrista, ma sapeva anche lanciare e mettere bene il pallone per gli attaccanti. Se la cavava molto bene anche nel ruolo di libero in difesa, a quei tempi si giocava col libero, ma lui si cimentava anche in porta se serviva, in allenamento spesso si divertiva anche a giocare tra i pali ed era un signore in campo. Quando fece il corso di arbitro, dove era molto attento e meticoloso, ricordo che nel periodo in cui giocava, spesso era molto pignolo con l’arbitro sulle decisioni dello stesso, ma proprio per l’applicazione corretta delle regole”.

“Come persona - prosegue Mosciatti - Palloni era squisita, gentile, cordiale, molto socievole, eravamo molto amici e quando mi avete dato la notizia mi è dispiaciuto molto tanto, colgo l’occasione per fare le condoglianze a tutta la famiglia. Ricordo che quando era fidanzato ed una volta io ero in tribuna perché non giocavo ed a vedere la partita c’era la sua fidanzata, si avvicinò alla rete e mi disse “quella è la mia fidanzata, controlla se qualcuno la importuna, di te mi fido”. Eravamo al vecchio campo della Vittoria di Le Conce che ora non c’è più e la tribuna era divisa dal campo da pochi metri e dalla rete”.

“Di quella squadra, faceva parte - conclude Mario Mosciatti – anche Achille Paulitich, probabilmente uno dei più forti giocatori tecnicamente di tutti i tempi del Camerino calcio, infatti passò presto in prima squadra e fu tra i grandi del Camerino di Ripari in quarta serie (la D di oggi). Un giocatore e un tipo diverso da Palloni, lui era tutto genio e sregolatezza, una grandissimo talento, fantasista, mezza punta di una classe sopraffina. Il papà era di origine slave ed era rimasto in Italia dopo la guerra, si fermò e si sposò a Camerino. Ricordo solo che quando giocavamo a calcio sotto il sacrato della Basilica di San Venanzio, quando arrivava lui, giocava da solo contro tutti e vinceva, perché quando prendeva il pallone non glielo toglievi più. Bei ricordi, tempi diversi e giocatori di talento e personalità”.

(Nella foto, la squadra allegata relativa alla Passamonti del campionato di seconda categoria 1965/66, Palloni è il secondo in piedi da sinistra con la fascia da capitano e Paulitich il primo in piedi da destra)






Questo è un articolo pubblicato il 20-07-2023 alle 15:05 sul giornale del 21 luglio 2023 - 3472 letture

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