A 30 anni di distanza si ritrovano gli ex giocatori del Camerino

Anche in quell’occasione con una squadra di alto livello. Però, quella vittoria con la Vis Stella, arrivata al Livio Luzi di Camerino all’ultima giornata con due punti di vantaggio e tantissimi tifosi pronti a festeggiare, fu la svolta del campionato ed arrivò in extremis. Ascolani in vantaggio dopo appena due minuti dall’inizio con Coccia, prima di cedere poi sotto i colpi di uno scatenato Riommi (3 gol, poi squalificato per lo spareggio) per il 3 a 1 finale che portò al terzo e decisivo confronto stagionale al Polisportivo di Civitanova. In riva all’Adriatico, lo spettacolo fu minore, la tensione era troppa per entrambi, la Vis temeva di più a quel punto un avversario più motivato, anche se privo della sua “stella” e cannoniere di quadra G. Piero Riommi, ma mister Matricciani aveva nel suo ex pupillo Andreozzi comunque un valido spauracchio.
Il “sottomarino giallo “ (vista la divisa degli ascolani) fu affondato da un colpo di testa di Roberto Malizia che prese di contropiede il portiere FIlipponi in una uscita non proprio sicura. A quel punto il match era finito, ascolani in ginocchio e difesa camerte più solida che mai di come lo era stata per tutto il campionato, facendo fruttare al massimo ogni minimo sforzo per sbloccare le partite. Una caratteristica che aveva fotografato la praticità e le individualità della squadra camerte, meno estetica ma concretissima, costruita con sforzi enormi, rispetto ad una Vis Stella che oggi avrebbero definito squadra che asfaltava tutti. All’andata, in casa Vis i camerti vennero travolti per 4-0 e già lì si era capito che sarebbe stata difficile, ma è proprio questo che ha dato maggiori stimoli ad una squadra che sentiva di avere grosse responsabilità per le ambizioni societarie.
Ai biancorossi ed al proprio tecnico Marco Mattiacci (arrivato a campionato in corso l’anni prima), va dato il merito, come alla società, di aver sempre creduto di potercela fare ed alla fine tutti insieme hanno scritto una importante e forse la più bella pagina di storia di calcio camerte degli ultimi 50 anni. Un campionato ed i tre scontri diretti con la Vis che ancora fanno parlare, ma non solo, hanno fatto ritrovare anche tanti protagonisti a casa Mattiacci, per una serata indimenticabile, tra ricordi, aneddoti, risvolti tecnici e un confronto sule rispettive vite, quasi tutti i protagonisti, che presero subito dopo strade diverse, in primis lo stesso tecnico. Ogni tanto, a gruppi magari minori, quei protagonisti si sono anche ritrovati, ma stavolta a convocarli è stato il mister Marco Mattiacci, rimasto non solo nella storia biancorossa alla grande ma nel cuore di tutti, malgrado quei momenti che ci sono sempre durante una stagione fra tecnico e giocatori.
La famiglia del Camerino ‘91/’92 si è quasi ricomposta totalmente, ma questa non è l’occasione per rivedersi e riabbracciarsi solo dopo 30 anni, ma anche quella per darsi l’appuntamento ad altre serate simili da ripetere senza aspettare molti altri anni, magari con i pochi assenti rimasti. Ma anche la data del 21 luglio 2023 sarà ricordata da quella squadra-famiglia.
Mister Marco Mattiacci, com’è nata l’idea di radunare il suo mitico Camerino?
“Questo è proprio il “mitico “ Camerino – dice quasi commosso il tecnico - ed è proprio vero. Abbiamo vinto un campionato difficilissimo e all’ultimo. E’ stato sofferto fino al termine, con 4 derby. Poi ci sono anche altre squadre che hanno vinto campionati, ma questo è stato un campionato difficilissimo per noi. Quindi questi ragazzi sono stati veramente eccezionali. Poi con una squadra che era nuova per 9/11, non era certo semplice”.
Cosa ha significato per lei e per la sua carriera il Camerino, prima ci ha giocato contro vincendo un campionato con l’Appignano, poi a distanze di molti anni ne ha vinto uno alla guida dei biancorossi.
“Come giocatore in Prima Categoria, anche quel campionato fu combattutissimo, alla fine vincemmo noi dell’Appignano e loro arrivarono secondi. Poi da allenatore due promozioni, con la vittoria contro la Vis Stella che ha significato il salto in Eccellenza, quindi al Camerino ci sono affezionato ed è stato molto bello. Inoltre Camerino non è una piazza facile, è molto impegnativa, anche allenatori bravi hanno trovato difficoltà ad ottenere risultati importanti, per me è stato pertanto un motivo di orgoglio vincere col Camerino come allenatore, è una cosa indelebile”.
Una serata di tanti bei ricordi per incontrarsi di nuovo quasi tutti, tante emozioni e sensazioni particolari?
“Adesso si vive di ricordi, a questa età soprattutto si va a letto presto e si ripensa al passato. Quindi si va a cercare le persone con cui si è condiviso questa passione e queste belle esperienze, per cui è un piacere di rivedersi, raccontarli le propri vite poi per qualche momento, quando ti ritrovi e torni indietro di 30 anni. Non è facile, certi miracoli riescono solo a tavola e questa bellissima serata è stata davvero un miracolo.
Si sono ritrovati giocatori dell’era Mattiacci che avrebbero composto una squadra molto competitiva, come dimostra la foto di gruppo.La rosa di quel Camerino 91/92 era composta dai portieri Zampolini e Nizi, i difensori, Gasparrini, Di Loreto, Cotica, Camilletti, Grasselli Simone, Srasselli Stefano, Gagliardi, dai centrocampisti Matassini, Ciucciomei, Salvetti, Pocognoli, Tiburzi, Pettinari, dagli attaccanti: Malizia Riommi, Andreozzi e Pantalone.

Questo è un articolo pubblicato il 23-07-2023 alle 14:22 sul giornale del 24 luglio 2023 - 5850 letture
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