Viaggio indietro nel tempo a Caldarola con la Giostra de le Castella: due weekend di appuntamenti con la rievocazione

3' di lettura 25/07/2023 - Caldarola in festa per la 33esima edizione della Giostra de le Castella.

Quest'anno il programma della rievocazione storica è ricco di grandi spettacoli, con formazioni anche di fama nazionale. A partire dal gruppo storico Combusta Revixi di Corinaldo che aprirà la manifestazione il 29 luglio con un musical di bandiere intitolato “Il Piccolo Principe”, chiudendo il 6 agosto con La compagnia dei Folli di Ascoli Piceno, con lo spettacolo “Incanto”. In mezzo la Zandella di Montecassiano il 30 luglio con uno spettacolo che rievoca la storia della Sibilla e l'Accademia Creativa di Bastia Umbra il 5 agosto che torna a Caldarola dopo il grande successo dello scorso anno.

La Giostra de le Castella si terrà in prima battuta nel weekend del 29 e 30 luglio, con l'appuntamento clou di domenica sera (30 luglio) alle ore 21 e 30 con il corteo storico e il giuramento dei priori. Il fine settimana successivo l'apertura della Taverna de “La Luna" con la giostra vera e propria fissata per domenica pomeriggio dalle ore 17. In mezzo tanti appuntamenti di ogni tipo (vedi programma completo a fine articolo).

C'è fermento quindi nello staff della Pro Loco Caldarola: “Le nostre aspettative sono molto chiare: riempire la splendida Piazza Vittorio Emanuele e far conoscere la bellezza della manifestazione e del nostro paese - spiegano - Questo è un evento a cui teniamo molto che ha le sue radici nel 1983, quando alcuni cittadini, spinti dalla vena creativa e dall'entusiasmo di don Paolo Mercorelli, hanno creato la rievocazione storica de la Giostra de le Castella, in cui le squadre di Caldarola e delle attuali frazioni di Croce, Vestignano, Pievefavera e Valcimarra competevano per l'assegnazione del Palio. Per noi è un onore continuare questa bella storia e rinnovare ogni anno la tradizione”,

L'evento tra origine dal XV secolo. Caldarola è una delle terre soggette ai Da Varano di Camerino. Le vicende politiche del tempo portano alla divisione del Ducato in tre parti e Caldarola spetta a Berardo, che cade vittima di un intrigo; segue un periodo di instabilità durante il quale Caldarola tenta di sottrarsi al dominio camerte, forte di una certa crescita in termini di economia e di popolazione, ma soprattutto dell'amicizia dei Mauruzi. La famiglia tolentinate, con Nicolò, in quel momento è al servizio del Pontefice con le proprie milizie. Si viene allo scontro: nell'estate del 1434 gli uomini di Caldarola, verosimilmente sostenuti dai soldati di Cristoforo Mauruzi, risultano vincitori sulle forze varanesche nella battaglia del Planus Salti (ora il toponimo è Piandassalto). Il momento favorevole e l'appoggio mauruziano creano le condizioni affinché il Papa Eugenio IV il 4 novembre 1434 emetta la Bolla di Emancipazione dalla tutela camerte. Caldarola torna libero Comune. Il miracolo di audacia e di politica getta le basi per un'autonomia che tra il '400 ed il '600, farà fiorire, nonostante le piccole dimensioni del territorio, prospere attività, espansione urbanistica, le opere del Beato Francesco Piani, la scuola pittorica caldarolese con la contemporanea ascesa della famiglia Pallotta. Gli statuti riportano giorni di festa e di giochi, che venivano indetti ogni anno e in particolare la giostra dell'anello, il tiro con la balestra, la corsa alla spada e alla papera.








Questo è un articolo pubblicato il 20-07-2023 alle 12:46 sul giornale del 26 luglio 2023 - 566 letture

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