Ordinanza speciale Camerino, la minoranza: "Contro i terremotati"

3' di lettura 28/07/2023 - Tutto contro i terremotati! La sbandierata ordinanza speciale per la cantierizzazione stabilisce, oltre alle solite tre fasce, dei termini per ogni fascia: un termine iniziale e un termine finale di cui però vincolante solo quello finale.

Siamo, quindi, esattamente dove siamo sempre stati solo che adesso il termine finale, l’unico vincolante, è spalmato su ulteriori 5 anni e passa. In teoria, come era già, tutti possono presentare i progetti (qual era quindi questa drammatica condizione di “stallo”?).

L’unica cosa che è cambiata è che, in caso di mancato rispetto del termine finale, le conseguenze saranno a carico non dei progettisti inadempienti ma del così detto “proprietario inerte” (domanda: il proprietario una volta che, come nella gran parte dei casi, ha conferito l’incarico al tecnico, può dirsi inerte??) Tutto ciò, peggiorando la situazione precedente, consegna i proprietari alla mercé dei tecnici. Per capirci meglio siamo a questo punto: l’ordinanza non vieta a nessuno di presentare il progetto, peccato però che se i proprietari richiedono ai tecnici incaricati da anni (e, loro sì, inerti) di procedere nel più breve tempo possibile indipendentemente dalla fascia di appartenenza, sta già accadendo che si sentano rispondere da alcuni di loro che sì, sono disponibili, purché i proprietari stessi costituiscano a proprio carico un fondo di garanzia a favore dei progettisti che copra le eventuali spese di progettazione nel caso la cantierizzazione venga differita dal Comune e che loro siano costretti, cambiando nel frattempo la normativa tecnica o altro, a cambiare/adeguare il progetto stesso. Diversamente rispetteranno i termini ultimi dell’ordinanza. (Dal loro punto di vista non fa una piega!) Parliamo di una spesa a carico dei proprietari che, per un importo dei lavori di un aggregato medio, può andare dai 50.000 ai 100.000 euro e passa.

Naturalmente, essendo l’ordinanza contro i terremotati, non è prevista alcuna garanzia che, per il periodo lungo in cui i privati saranno costretti ancora ad attendere, siano mantenuti i benefici attualmente previsti (CAS e SAE per la casa di residenza), né la possibilità di usufruire di bonus o super bonus per i notevoli accolli che spesso si generano (il 110% è attualmente valido solo fino a 2025), né che in caso di crisi, come quella dell’aumento del costo delle materie prime (come avvenuto) o altro problema del genere, sarà adeguato il contributo e nemmeno, in definitiva, che saranno disponibili i fondi necessari dato che le somme ad oggi stanziate coprono una parte di quelle necessarie per tutta la ricostruzione e nessuno può dire se il Parlamento vorrà o sarà in grado di provvedere negli anni a venire (purtroppo le catastrofi naturali si susseguono e la nostra, anno dopo anno, perde la priorità).

Tutti sono garantiti, a partire del Commissario Castelli che sottolinea che a nessuno sarà impedito (in teoria) di presentare il progetto e, quindi, non avrà nessuna responsabilità delle conseguenze a carico dei terremotati “inerti”, così come non le avranno la Regione, il Comune o i tecnici. Gli unici che se la prenderanno in saccoccia (letteralmente) saranno i terremotati perché ormai è chiaro a tutti che la responsabilità del terremoto e della mancata ricostruzione è solo loro e che per loro non è previsto nessun “fondo di garanzia”!


   

da Ripartiamo





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-07-2023 alle 15:13 sul giornale del 29 luglio 2023 - 542 letture

In questo articolo si parla di politica, camerino, comunicato stampa

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